Truffe online: il 79% dei consumatori italiani ne ha paura

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A rivelarlo è SAS, azienda leader degli analytics, dopo un'indagine che ha analizzato la diffusione della "Global Scam Economy" e quanto questa stia alterando le percezioni e le scelte dei consumatori nell’usufruire dei servizi digitali e nella scelta dei propri provider

SAS Fraud research
I risultati raccolti nel nostro Paese evidenziano un clima di allerta dove il 79% teme di diventare una vittima in futuro, mentre 9 persone su 10 si dichiarano considerevolmente più preoccupate e consapevoli, nonché disposte a rivolgersi a nuovi fornitori nel caso in cui dovessero offrire una migliore forma di protezione e vigilanza.
  • Il 71% ha dichiarato di essere disposto a tollerare ritardi o giustificare controlli aggiuntivi in nome di una maggiore protezione contro tentativi di furto di identità o di natura economica.
  • Il 63% preferisce già ricorrere a un metodo di autenticazione piuttosto che a una password durante le transazioni.
  • L’81,9% si dimostra favorevole anche nel caso in cui si vedesse costretto ad utilizzare sistemi di rilevazione biometrici.

In questo video il riassunto dei risultati globali.

In questo clima di grande insicurezza e timore, è possibile combattere, o perlomeno evitare, le numerose frodi in corso? In un momento di riflessione più che mai importante come il cybersecurity month è fondamentale affidarsi ai consigli degli esperti SAS e Javelin1.

L’anti-frode integrata nel digitale getta le basi per il futuro – Le otto strategie degli esperti

1. Implementare controlli di autenticazione forte dei clienti a livello aziendale su tutti i punti di accesso digitali.
2. Abilitare l’autenticazione a più fattori (MFA) e gli avvisi account-based.
3. Creare strategie anti-frode inclusive dal punto di vista digitale.
4. Incorporare il protocollo 3DS per ridurre le frodi nell’e-commerce.
5. Sfruttare lo standard ISO 20022 per la prevenzione delle frodi e la lotta al riciclaggio di denaro.
6. Educare i titolari di conto corrente a riconoscere e segnalare le tattiche di truffa.
7. Consolidare le pratiche di monitoraggio dell’AML e del know-your-customer (KYC) in un’unica piattaforma.
8. Sviluppare un protocollo di valutazione delle minacce multicanale.