Startup italiane: i numeri del fenomeno

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Il rapporto I.T.A.L.I.A. - Geografie del nuovo made in Italy mostra i numeri dei principali settori italiani, tra cui quelli legati all'innovazione.

Startup italiane i numeri

Quali sono i numeri delle startup innovative in Italia?

Il rapporto I.T.A.L.I.A. – Geografie del nuovo made in Italy realizzato da Symbola in collaborazione con Fondazione Edison e Unioncamere analizza i dati di investimento, economico e creativo dell’universo delle startup in Italia e in relazione all’Europa e al mondo.

La spesa italiana

La spesa italiana per ricerca e sviluppo nel 2014 è stata di 22.291 milioni di euro di cui il 55,5% proveniente dalle imprese, il 28,5% dalle Università, il 13,1% dalle istituzioni pubbliche e il 2,9% da soggetti no-profit.

Leader nella ricerca italiana è il Centro Nazionale di Ricerca: 900 milioni di euro di bilancio, con il 40% dalle entrate esterne provenienti da contratti con imprese private, forniture di indagini e servizi. Per ogni euro investito nella ricerca Cnr si producono 1,60 euro.

Troviamo l’Italia che ricerca anche sul fronte delle nanotecnologie, della robotica e delle biotecnologie.

Spazio alla ricerca anche nei diversi incubatori presenti sul territorio nazionale, interni alle università e privati.

Startup in numeri

A fine marzo 2017 il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese era di 6.880 in totale, un del 2% e in termini assuluti di 135 iscrizioni rispetto a dicembre 2016.

Le startup rappresentano lo 0,43% dell’1,6 milioni di società di capitali attive in Italia (a fine dicembre ferme allo 0,42%).
Occore poi ricordare che nel 2016 sono apparse le prime scalup, cioè startup cresciute in modo sostanziale, a livello internazionale e capaci di attirare investimenti esteri.

L’Italia è ancora alla rincorsa di altri Paesi europei: in Francia si superano i 2,7 miliardi di euro e in Spagna i 600 milioni, nel Regno Unito e in Germania rispettivamente il miliardo di euro e 700 milioni di euro.

Gli sgravi fiscali

Innalzare la detrazione fiscale per chi investe in startup e imprese innovative può essere di stimolo agli investimenti.

Fino al 2016 ladetrazione era del 19%, salita ora al 30%, di ben quattro punti percentuali superiore alla tassazione sul capital gain ferma al 26%.

L’ecosistema delle startup e delle imprese innovative si muove su un terreno di ricerca dei capitali (in Italia attivo anche grazie le iniziative di aziende e fondazioni) e di idee che non sono sempre legate al digitale ma, sempre più spesso, legate alle necessità del territorio.