Self-driving car: l’uomo ha poca fiducia

2 min

Le auto che si guidano da sole sono il futuro: ma la fiducia dei passeggeri è scarsa. Uno studio di Intel analizza il rapporto tra persone e driverless car.

I passeggeri non si fidano delle auto che si guidano da sole. Da una recente indagine condotta dall’American Automobile Association sembra che quasi il 75% degli americani non si fidino delle driverless car.

“In Intel – spiega Jack Weast, Chief Architect of Autonomous Driving Solutions – crediamo di poter superare l’apprensione del passeggero creando un’esperienza interattiva tra l’auto e chi sta al posto di guida basata sull’informazione, l’aiuto e il comfort. In una parola: affidabile. Il nostro team che si occupa di user experience ci ha mostrato il potenziale di un recente studio sull’interazione della fiducia con i passeggeri delle auto che si guidano da sole”.

La creazione della fiducia tra il passeggero e la self-driving car, secondo Weast, passa attraverso alcuni punti:

  • Il confronto tra il giudizio umano e quello della macchina: la macchina non può applicare le mille decisioni istantanee come un uomo ma, per contro, elimina l’errore umano e ha sempre una seconda scelta possibile.
  • La possibilità di avere tempo a disposizione per fare altro si scontra con la mancanza di interazione tra i passeggeri in auto. Ai genitori piace invece la possibilità che i propri figli viaggino senza estranei o guidatori inesperti.
  • L’eccessiva presenza di luci e suoni d’allarme disturba i viaggiatori che, per contro, incrementano la fiducia nelle auto senza guidatore che li informano con avvisi e notizie collaterali.
  • Permettere ai passeggeri, anche quelli che viaggiano sui sedili posteriori, un controllo anche da smartphone riduce il livello di ansia causato dalle driverless car.
  • Capire la tecnologia che gestisce il funzionamento di queste auto e osservare come lavorano creano nei passeggeri una maggiore fiducia.
  • La voce che parla ai passeggeri consente all’auto di mettersi in comunicazione con loro arrivando, in alcuni casi, ad instaurare una sorta di dialogo basato, ad esempio sul cambio della destionazione o delle condizioni meteo.
  • Le automobili rispettano le regole assegnate mentre gli uomini le sottopongono ad interpretazioni.

Un’analisi sull’esperienza dei passeggeri delle self-driving car: un’innovazione che se fino ad un decennio fa sembrava fantascienza ora è sempre più a portata di fiducia (e di portafoglio).