Torna il Premio Smau
Le prime due tappe italiane del 2018 di Smau a Padova e Bologna sono state un’occasione importante per capire come la trasformazione digitale sia una priorità per le imprese dei più diversi settori produttivi: dall’agrifood al manifatturiero, dalla sanità al settore dei servizi. Quella che Smau offre, attraverso il Premio, infatti è una panoramica sulle […]
Le prime due tappe italiane del 2018 di Smau a Padova e Bologna sono state un’occasione importante per capire come la trasformazione digitale sia una priorità per le imprese dei più diversi settori produttivi: dall’agrifood al manifatturiero, dalla sanità al settore dei servizi. Quella che Smau offre, attraverso il Premio, infatti è una panoramica sulle modalità in cui le imprese innovano oggi: una fotografia dettagliata che si completerà con la prossima tappa di Smau Milano, il 23, 24 e 25 ottobre.
L’evento, infatti, sarà un palcoscenico importante per tutte quelle imprese e pubbliche amministrazioni che vorranno condividere la propria esperienza di innovazione all’interno degli Smau Live Show: un programma di eventi tematici di confronto e scambio in cui, accanto ai migliori casi di successo di aziende ed enti locali vincitori del Premio Innovazione Smau partecipano startup innovative, player del digitale e stakeholder del territorio. Sul sito Smau è aperta la call per partecipare al Premio. La scadenza per l’invio delle candidature è il 21 settembre. Al premio possono partecipare imprese e pubbliche amministrazioni che hanno avviato un progetto di trasformazione digitale.
Nelle prime due tappe italiane del roadshow Smau ha messo in luce quali sono le soluzioni innovative adottate nei settori di punta del Made in Italy: si è parlato ad esempio di ‘Maronese ACF – My digital customer’, il progetto che Maronese ACF ha sviluppato in collaborazione con l’azienda Hevolus per innovare l’esperienza di acquisto dei propri prodotti attraverso l’utilizzo di tecnologie disruptive come la realtà aumentata e la realtà virtuale. Dal settore dell’arredo arriva anche LAGO che ha adottato il sistema di messaggistica Telegram per controllare il processo produttivo. Si basa sull’utilizzo dell’IOT il progetto CAME Connect per la gestione da remoto delle automazioni di casa, ma anche degli accessi e della sicurezza negli ambienti collettivi.
A Smau è stato raccontato anche come l’intelligenza artificiale e la robotica contribuiscono a ridisegnare il business del settore assicurativo: è il caso, ad esempio di Generali Italia, che, con il progetto Advanced Assistance, ha l’obiettivo di gestire automaticamente alcune delle richieste di assistenza della rete di vendita verso la Direzione, grazie alla combinazione di Intelligenza Artificiale per la comprensione di testo destrutturato e robotica per la lavorazione sui sistemi di compagnia. Nella sede di Mogliano Veneto, Generali ha insediato, inoltre, il polo dell’Innovazione: oltre 5.000 mq di spazi non convenzionali per sviluppare idee, progetti e tecnologie digitali. L’Innovation Park è strutturato in sei casette tematiche dove si testano sul campo, in modalità startup, i nuovi prototipi e le nuove tecnologie digitali (device e software) per lo sviluppo di nuove soluzioni assicurative. Qui si ridisegnano tutte le fasi del business assicurativo, dalla progettazione delle nuove polizze, ai servizi, ai nuovi spazi delle Agenzie e alle modalità di relazione con i clienti.
Di Open Innovation si è parlato anche con Fondazione ANT che ha lanciato una Call4Ideas rivolta a makers, innovatori, startup e imprese per innovare il modello assistenziale dei malati oncologici. Una commissione di valutazione destinerà un contributo di 50.000 euro al primo classificato per la realizzazione del progetto. Sempre sul fronte dell’Open Innovation, a Smau è stato premiato il programma QVC Next di QVC, la piattaforma multimediale di shopping e intrattenimento. QVC, in sinergia con alcuni partner dell’ecosistema innovazione, seleziona su tutto il territorio nazionale imprese italiane appena nate, piccole e medie, che sviluppino prodotti innovativi e di qualità da inserire all’interno del programma. I prodotti ritenuti maturi e validi vengono acquistati da QVC e venduti all’interno di spazi dedicati sulle piattaforme QVC, nei quali innovatori emergenti possono presentarsi e raccontare l’iter di crescita.
Quando si parla di valorizzazione e tutela del Made in Italy non si può non parlare di innovazione nel settore agroalimentare: un settore che, proprio grazie alle moderne tecnologie sta scoprendo nuove modalità di produzione e nuovi strumenti per un maggiore risparmio energetico e idrico, come ad esempio l’Azienda Agricola Barduca, della provincia di Padova, che ha introdotto una serie di misure che vanno verso una maggiore sostenibilità aziendale: dall’impianto di compostaggio che riutilizza gli scarti del raccolto al trattore “intelligente”, passando per l’impianto fotovoltaico che “nutre” l’azienda produttiva con fonti rinnovabili. Di agricoltura sostenibile e di economia circolare si è parlato anche con Bioelectric Italia per utilizzare i liquami degli allevamenti animali per produrre energia elettrica e termica. Apre nuove ed interessanti prospettive nell’agricoltura anche il sistema brevettato dalla bolognese MET per impiegare l’ozono nelle culture, con la sua azione antibatterica e antifunginea, come sostitutivo dei pesticidi. Spostandoci all’innovazione applicata all’ambito alimentare, è stato raccontato il progetto di Beyond Engineering, startup di Maranello che ha ideato Hotbox, il dispositivo più avanzato al mondo per la consegna a domicilio di cibi caldi. Grazie ai suoi sistemi di mantenimento della temperatura, ricircolo d’aria e deumidificazione, sfruttando in modo intelligente l’energia di scarico di un ciclomotore, permette di mantenere le vivande calde e fragranti durante la fase di trasporto dal ristorante fino a casa dei clienti.
Anche il turismo, grazie al digitale sta scoprendo nuovi strumenti per comunicare con la propria clientela, come ad esempio Boscolo, che, per far fronte ai profondi cambiamenti nelle abitudini di acquisto dei pacchetti turistici e per avviare un contatto diretto con la propria clientela ha potenziato la propria infrastruttura informatica, trasferendo tutto l’apparato informativo e gestionale in cloud. Questo ha avviato prospettive di sviluppo di grande interesse, soprattutto dal punto di vista commerciale, in particolare nella marketing automation e nella gestione del ciclo di vendita. Nasce dall’esigenza di coinvolgere sempre più l’utente e accrescere la relazione con lui il progetto Trentino Virtual Reality che coinvolge le Aziende di Promozione Turistica del territorio. Trentino VR è il primo catalogo virtuale ed esperienziale di un intero territorio. Realizzato da Digital Mosaik, una start up innovativa di Trento in collaborazione con le Aziende di Promozione Turistica del territorio. Trentino VR – Virtual Reality è un’applicazione per smartphone, disponibile per Android e iOS, in grado di trasportare ogni persona direttamente sul territorio, in mezzo all’azione, rendendola protagonista di storie che si sviluppano a 360 gradi, intorno a lei. Innovazione nel settore del turismo significa anche aver la possibilità di ottenere dati importanti sugli accessi ai punti di interesse delle località turistiche per poter offrire un servizio migliore agli utenti: ad esempio Confindustria Belluno Dolomiti ha adottato una soluzione ICT per promuovere il territorio con tecnologie moderne e sostenere un percorso di miglioramento dei suoi associati della sezione turismo. Ha acquistato TIM DATA TOURISM ANALYSIS (creata in collaborazione con Olivetti), servizio sviluppato con tecnologia Big Data, che permette di fare un’analisi delle presenze turistiche (tipologia, provenienza, nazionalità, sentiment sui social) nella provincia di Belluno e in particolare sulle Dolomiti e migliorarne l’offerta.
L’innovazione è un aspetto cruciale anche per il settore del Retail. Per guidare i negozianti ad un uso consapevole e competitivo delle tecnologie digitali Ascom Bologna ha dato il via al progetto Negozio Digitale 4.0 grazie al contributo della CCIAA di Bologna e realizzato in pochi mesi in collaborazione e partnership con Olivetti e altre aziende e professionisti. Il progetto si è concretizzato nell’allestimento di uno spazio commerciale in via San Felice 35 a Bologna, nel cuore del centro storico della città, dove sono state inseriti tecnologie e servizi digitali dedicati al retail in grado di supportare l’imprenditore sia nella gestione ottimale della propria attività sia nell’apprendimento di uno specifico know how digitale.
I casi di successo raccontati a Smau hanno mostrato come l’innovazione offra grandi opportunità di sviluppo anche al settore dell’industria: è il caso ad esempio di AFV Acciaierie Beltrame Group, azienda di Vicenza attiva nella produzione di laminati mercantili e profili speciali per molteplici ambiti di impiego che ha realizzato il progetto Efesto. Il progetto ha portato alla realizzazione di un software costruito internamente che formalizza alcuni processi e aiuta a recuperare tutta una serie di dati che nel processo tradizionale andavano persi. Nasce dalla collaborazione con una startup il progetto del Gruppo Bedeschi, conosciuta a livello internazionale, come azienda di ingegneria e produzione di impianti meccanici. L’azienda di Limena (PD), grazie alla collaborazione con la startup Airlapp ha creato un sistema, fruibile da smartphone, le cui caratteristiche tecniche e ingegneristiche lo rendono ad oggi unico al mondo e permettono all’utente di ‘camminare’ in realtà virtuale all’interno di modelli estremamente complessi come quelli realizzati da Bedeschi. A Smau è stato, inoltre, raccontato il progetto di STAM, azienda di Ponzano Veneto (TV), oggi una delle aziende leader a livello mondiale nella costruzione di impianti per la lavorazione della lamiera da coil. STAM ha deciso di cambiare la modalità di conservazione e protezione dei dati, aumentando le prestazioni (soprattutto nella ricerca di dati) e risparmiando tempo ed energia. Con il server HPE SimpliVity, introdotto con la collaborazione di Information Consulting, business Partner Hewlett Packard Enterprise, infatti si è riusciti a semplificare e implementare operazioni IT a costi nettamente inferiori rispetto a quelli richiesti da soluzioni di cloud pubblico e tradizionali, abbinando l’infrastruttura IT e i servizi di dati avanzati in un’unica soluzione all-flash integrata.
Di Industria 4.0 si è parlato anche con Gollinucci. L’azienda di Cesena, leader nella produzione di accessori da incasso nel settore dell’arredamento, infatti ha adottato, in collaborazione con Agile Team, SAP Business One, un sistema gestionale in grado di accompagnare l’azienda nella sua fase di crescita adattandosi alle esigenze emergenti. Allo stesso modo Phyto Garda, insieme al partner Micro One ha adottato un nuovo sistema Informativo Integrato, SAP Business One, capace di supportare l’azienda nel suo percorso di crescita estremamente veloce, nella gestione dei diversi processi aziendali della supply chain, con particolare attenzione alla parte relativa alle vendite ed alla reportistica. E’ un progetto di Industria 4.0 anche quello di Bucci Industries, azienda di Faenza che ha realizzato una macchina di produzione “intelligente” e “pulita” in grado di ridurre i tempi e i costi di produzione e di predire eventuali malfunzionamenti, con controllo da remoto. Una fabbrica 4.0, veloce e super performante. E’ l’obiettivo raggiunto da Poggipolini nel nuovo stabilimento di San Lazzaro, in provincia di Bologna, grazie alla straordinaria capacità di lavorare il titanio e inserire l’intelligenza artificiale nelle viti che tengono insieme supercar ed elicotteri. Realizzato nell’ottica dell’Industria 4.0 è anche il nuovo sito produttivo di Valmex, azienda marchigiana specializzata in scambiatori di calore. Attraverso significativi investimenti in robotica, automazione, raccolta-eleborazione-utilizzo in tempo reale dei dati Valmex ha creato uno stabilimento iperconnesso, interamente dedicato alla produzione di CIRCOND, cella a condensazione per caldaie murali a gas, un prodotto in acciaio inox ad elevato valore tecnologico. Sempre in tema di Industria 4.0 è stata raccontata l’esperienza di Elettric80, azienda della provincia di Reggio Emilia, specializzata nella creazione di soluzioni automatizzate per aziende produttrici di beni di largo consumo, in particolare nei campi del food, beverage e tissue e in ambiti diversificati come industrie del comparto ceramico e della plastica.
Attraverso il racconto di queste esperienze di innovazione Smau si propone di alimentare lo scambio e la contaminazione tra imprese, aziende digital, PA e startup. Per l’evento di Milano, il 23,24 e 24 ottobre saranno selezionati 100 casi di successo di realtà provenienti da tutta Italia che saranno poi premiati nell’arco dei tre giorni. Sul sito www.smau.it tutti i dettagli.