Il libro “Essere – Una guida senza str****te per aumentare la vostra autostima e il vostro valore autentico essendo semplicemente voi stessi” raccoglie le migliori strategie di marketing, tattiche social e trucchi PR per lanciare il proprio progetto e la propria immagine. L’autrice è stata nominata nel 2018 Personal Branding Expert da Forbes e “Imprenditrice femminile dell’anno”.
Il libro: Essere
Come è riuscita Chiara Ferragni a creare la sua carriera di successo?
E come hanno fatto tanti imprenditori, scrittori e artisti ad entrare nel cuore del proprio pubblico, creando intorno a loro una community che li segua e che supporto i loro progetti lavorativi?
Come emergere in un periodo in cui, soprattutto sui social, tutti parlano di qualsiasi argomento, rendendo la competizione spietata?
Con autenticità, vulnerabilità e mettendosi al servizio degli altri, per esempio.
Sono queste alcune delle parole chiave necessarie per far decollare il proprio personal branding, per raggiungere il proprio pubblico e rimanerne nel cuore.
Ma alla base di tutto c’è l’autostima: se non si crede in sé stessi, nel progetto di lavoro che ci vuole lanciare, nell’utilità delle proprie azioni per la collettività, non si raggiungerà mai il risultato desiderato.
Presentando tantissimi case-study ed esercizi pratici, l’imprenditrice di successo e Personal Branding Expert Jessica Zweig presenta nel libro “Essere” (Edizioni Lswr) azioni e strategie specifiche per la costruzione di un personal branding efficace, autentico, che porterà a essere riconosciuti come persone autorevoli.
Gli ingredienti del libro
Per farcela occorre mostrarsi senza filtri, nella maniera più autentica possibile.
L’autenticità e la vulnerabilità
I due ingredienti segreti per diventare virali sono l’autenticità e la vulnerabilità, che devono essere il fondamento del proprio messaggio.
“Raccontare i propri problemi è potente, perché tutti li hanno – spiega l’autrice di Essere – Più si è disposti a raccontare i propri, più opportunità di avranno di creare una reale affinità con il brand. La gente ascolterà perché vedrà sé stessa nel brand. Se si è reali, si diventa accessibili”.
Essere al servizio degli altri – il personal branding come atto di supporto
Attenzione: se si parte da una posizione di vanagloria, autocelebrazione e desiderio di essere famosi, i clienti scappano. “Si deve avere l’obiettivo di aiutare gli altri, in qualche maniera. Create quindi un personal brand che faccia sentire qualcosa alle persone (essere viste, capite, in grado di ispirare, motivate, connesse). La domanda da porsi è: sono qui per dare cosa?”
Credere di fare qualcosa perché merita di essere fatto
Come detto prima, alla base del lancio di qualsiasi progetto e del proprio personal branding c’è l’autostima e il credere nella validità della propria attività.
“Occorre credere che stiamo dicendo qualcosa che merita di essere detto, o di dare qualcosa che merita di essere dato – continua Jessica Zweig – Dobbiamo chiederci, quindi: quali sono le cose migliori che posso offrire?”
Promuovere sé stessi prima dei propri servizi
Per diffondere il proprio messaggio verso le persone a cui si vogliono offrire i servizi, occorre promuovere sé stessi. È necessario quindi andare contro la sindrome dell’impostore che dice “tu chi sei per promuovere te stesso? Perché a qualcuno dovrebbe importare quel che dici?”.
Dobbiamo quindi ricordarci che si è delle persone preparate, con un bagaglio di conoscenze da condividere.
L’autrice
Jessica Zweig, imprenditrice pluripremiata, esperta di personal branding, è fondatrice e CEO di SimplyBe, agenzia di consulenza che aiuta persone in tutto il mondo.
È stata nominata Personal Branding Expert da Forbes, Top Digital Marketer to Watch by Inc. e nel 2018 ha vinto il Gold Stevie® Award internazionale come imprenditrice femminile dell’anno.
Da anni lavora con imprenditori, amministratori delegati creativi e le aziende che guidano per aiutarli a crescere online e offline sfruttando lo strumento di marketing più potente del pianeta: l’autenticità.