People Are Media, di Aldo Agostinelli e Silvio Meazza
Il business digitale nell’era dei selfie. “Benvenuti nel Business della Distrazione”, uno snapshot sul mondo digitale , che sta segnando il secondo decennio degli anni Duemila.
Siamo nel mezzo di una rivoluzione culturale, oltre che tecnologica. Quella che definiamo era digitale ci porta a compiere ogni giorno centinaia di nuovi gesti, che derivano da nuovi comportamenti. Siamo diventati superficiali, disattenti, continuamente attratti da stimoli nuovi, che per lo più ci arrivano attraverso il piccolo schermo degli smartphone, che abbiamo perennemente in mano. Mai nella storia siamo stati così pieni di input, di suggerimenti e di opportunità, che facciamo fatica a gestire ma ai quali non possiamo sottrarci.
People Are Media, il libro di Aldo Agostinelli e Silvio Meazza edito da Mondadori Electa, parte da queste considerazioni, cercando la risposta ad una precisa domanda: in un quadro come questo le marche e le aziende cosa fanno? Come tengono alta l’attenzione delle persone? Come è cambiato il loro business?
Il libro è un resoconto dell’evoluzione tecnologica, e al tempo stesso sociologica, degli ultimi anni. Come scrive Marco Montemagno, autore della prefazione al libro:
Sono le persone, protagoniste di questi cambiamenti e anche il medium (il mezzo attraverso il quale queste rivoluzioni sono possibili) che le vive, le racconta e le condivide.
Da perché ci facciamo i selfie?, un esempio di quei piccoli comportamenti di cui sopra, tanto recenti quanto apparentemente imprescindibili, passando per lo strapotere dei social network, o la nostra vita perennemente in chat, o il fatto che spesso la verità sui nostri desideri è nel luogo che conserva tutte le ricerche che facciamo. Come scrivono gli autori:
La vita vera di ogni utente si trova nella cache del suo pc.
Ma anche il punto di vista delle aziende, parlando di chatbot e storytelling per il dialogo con i clienti, di e-commerce, CRM e Big Data, di blockchain. Questi sono alcuni tra gli argomenti chiave del libro che vengono sviluppati attraverso una narrazione informata e attuale sostenuta dall’esperienza personale e professionale dei due autori che, dalle loro stesse parole, vivono e respirano questo intenso mondo digitale fatto di cambiamenti continui “da novemila giorni.”