Negli ultimi mesi il mercato del cloud computing nel suo complesso ha visto una crescita globale a doppia cifra che, secondo diversi analisti, nel solo 2021 è stata superiore al 30% rispetto all’anno precedente.
La pandemia causata dal Covid-19 ha cambiato profondamente la vita di miliardi di persone e al contempo anche il modello di business delle aziende in tutto il mondo. Tra gli effetti più rilevanti per quest’ultime c’è stata un’evidente accelerazione verso la digital transformation, che ha coinciso con una crescente adozione del cloud per rispondere alle necessità che sono emerse a seguito della situazione creatasi, a partire dal massiccio ricorso allo smart working, dallo sviluppo dell’e-commerce, dai requisiti di una logistica più complessa.
La Ricerca
Secondo il report dell’undicesima edizione dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, infatti, il fatturato complessivo del cloud in Italia nel 2021 è stato pari a 3,84 miliardi di euro, il che equivale ad una crescita del 16% rispetto al 2020, un valore simile a quelle cui eravamo abituati prima della pandemia.
Da una rapida lettura dei dati emerge subito il ruolo della Platform-as-a-Service (PaaS), che ha visto un balzo in avanti a livello globale. In questo scenario, è importante sottolineare come il PaaS abbia raggiunto tassi di crescita record anche in Italia, dove l’incremento del mercato cloud in generale, seppur notevole, non è stato paragonabile a quello mondiale. Inoltre, si stima che il PaaS crescerà mediamente a livello globale del 19,6% fino al 2026, contro un incremento medio del 16,3% per il cloud nel suo complesso.
Risulta quindi interessante approfondire le possibili ragioni di questo successo del PaaS tra le aziende, partendo da un’analisi delle caratteristiche di questo approccio.
Cos’è il PaaS?
Le soluzioni PaaS forniscono una piattaforma ready-to-use sulla quale è possibile installare, configurare e usare le proprie applicazioni, con il provider scelto che si occupa della gestione dell’hardware, del layer di virtualizzazione e del sistema operativo.
Uno dei principali benefici del PaaS è la sua capacità di migliorare la produttività di un’azienda. Gli sviluppatori, in particolare, possono ottenere vantaggi concreti grazie alle tecnologie e ai servizi, che includono:
- Database
- Intelligenza Artificiale
- Kubernetes e altri microservizi
- Storage
I vantaggi del PaaS
Uno dei punti di forza che ha marcato un miglioramento nell’amministrazione dell’IT è stata l’incorporazione delle tecnologie as a service. In passato, i team IT aziendali erano chiamati a prendersi cura di tutto, dell’hardware, dei sistemi operativi, dell’installazione dei servizi, e poi dello sviluppo delle applicazioni o dei siti stessi.
Oggi il PaaS permette alle aziende e agli sviluppatori di godere di tutti i più importanti benefici legati al cloud. Consente, inoltre, la condivisione di risorse tra molteplici team di sviluppo, evitando in tal modo le allocazioni eccessive di più asset dello stesso tipo in silos separati. Ciò si traduce in un’accelerazione del time to market, permettendo di velocizzare l’implementazione dei servizi dai database, dagli ambienti di sviluppo o dalle soluzioni storage. Inoltre, consente di gestire picchi di carico e le piattaforme per il testing di soluzioni, che in alternativa avrebbero richiesto un precedente investimento, con tutto ciò che questo implica.
Infine, i sistemi PaaS possono essere utilizzati per costruire applicazioni che sono poi offerte ad altri clienti e utenti in modalità Software as a Service (SaaS). I requisiti delle applicazioni SaaS, compresa la scalabilità e la capacità di gestire molteplici tenant, possono essere soddisfatti dalle capacità di cloud computing di un sistema PaaS.
Proprio in questo senso si sta indirizzando l’offerta di OVHcloud in ambito PaaS, con la costruzione di un framework di integrazione e API adatti a una molteplicità di casi d’uso. L’ obiettivo è mettere a disposizione degli utenti una piattaforma di soluzioni cloud aperte da adottare e arricchire, all’insegna di standard sicuri, apertura, reversibilità e sovranità sui dati. A questo scopo rispondono le partnership strette con MongoDB, Aiven, e Platform.sh, nonché quella recentemente annunciata con NetApp sulla soluzione Enterprise File Storage.