MorphCast®: è italiano uno dei leader mondiali in adaptive-media technology

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Abbiamo intervistato i ragazzi di MorphCast®, la piattaforma creata dall'italiano Stefano Bargagni, CEO di Cynny, la PMI che ha sviluppato questa innovativa tecnologia.

MorphCast

Buongiorno Stefano e grazie per questa intervista. Come definiresti MorphCast in un tweet?
#MorphCast è un nuovo formato di #AdaptiveMedia che incrementa l’#engagement proteggendo la #privacy.

Cos’è un adaptive media?
Si tratta di un nuovo media digitale che, attraverso la fotocamera di smarphone, tablet e PC, si adatta naturalmente e in tempo reale allo spettatore sulla base di come appare e come reagisce, esattamente come gli esseri umani si adattano istintivamente l’uno all’altro quando si incontrano per la prima volta.

Come è nata l’idea di creare questa tecnologia?
MorphCast nasce da un’intuizione di Stefano Bargagni (CEO di Cynny) e Roberto Marras, coinventore di MorphCast: in un momento in cui la potenza di elaborazione dei dispositivi mobili stava aumentando rapidamente, perché non sfruttarla per creare nuovi tipi di esperienze personalizzate, senza l’utilizzo di big data che alimentano la pubblicità invadendo la privacy degli utenti?

Cosa si può effettivamente fare con MorphCast?
Grazie alla combinazione tra video interattivo, machine learning e riconoscimento di genere, emozioni ed età, MorphCast permette di creare video e contenuti digitali interattivi e adattivi, capaci di catturare l’attenzione degli utenti online attraverso esperienze personalizzate in real-time, senza utilizzare i loro dati personali. Niente più prodotti universali, uguali per tutti; niente più invasione della privacy. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, soprattutto nell’ambito del digital advertising, i cui formati attuali stanno dimostrando di non essere più così efficaci.

Perché ritieni che i formati attuali della pubblicità online non stiano centrando il loro obiettivo?
I motivi sono molteplici. Prima di tutto, perché il mercato è oggi saturo di messaggi pubblicitari e contenuti, e per riuscire a catturare l’attenzione del consumatore servono nuove (e più coinvolgenti) esperienze creative. In secondo luogo, perché stiamo assistendo a una graduale perdita di fiducia dei brand nei confronti delle modalità in cui i risultati delle campagne di digital advertising vengono misurati: l’utilizzo di robot al fine di generare false visualizzazioni e falsi click, costituisce di fatto una truffa ai danni di brand e inserzionisti. E infine, perché gli utenti hanno finalmente preso coscienza del valore dei propri dati personali e sono sempre più preoccupati, e giustamente, dal modo in cui vengono utilizzati.

ADV e privacy / controllo dei dati: perché la gente ha paura del modo in cui le aziende gestiscono questi aspetti, nel promuovere i loro prodotti?
L’affaire Facebook / Cambridge Analytica, che all’inizio del 2018 ha imperversato sui media di tutto il mondo, ha posto all’attenzione di tutti la questione della raccolta (talvolta indiscriminata) dei nostri dati personali, ai fini di sfruttamento commerciale e/o politico. Le aziende acquisiscono, acquistano e scambiano i nostri dati, studiano i nostri comportamenti e le nostre preferenze in modo sempre più profondo e dettagliato… e noi non abbiamo alcun controllo sull’utilizzo faranno di queste informazioni. È questa la maggiore preoccupazione degli utenti digitali.

Come possono le aziende sfruttare l’enorme proliferazione di dispositivi connessi per fare pubblicità in un modo nuovo e rispettoso delle persone e della loro privacy/dati?
Utilizzando MorphCast per dare vita a campagne creative in grado di offrire esperienze altamente personalizzate e ingaggianti, nel pieno rispetto della privacy.

Su quali mercati vi state maggiormente concentrando e quali risultati state ottenendo?
Abbiamo all’attivo alcuni interessanti use case in ambito marketing, sia per quanto riguarda il web che il settore OOH.
Un esempio è la (provocatoria) campagna video di San Miguel che pone agli utenti online una domanda semplice ma potente: cosa significa essere ricchi? La campagna gioca sul contrasto tra beni materiali e la ricchezza esperienziale e, utilizzando MorphCast, coinvolge gli spettatori in un esperimento per scoprire la loro reazione emotiva a diversi tipi e significati di ricchezza. Il risultato è un coinvolgimento attivo ed emotivo del pubblico rispetto ai valori del brand.
In ambito OOH, invece, ha avuto grande successo la campagna di Dyson (creata dal Gruppo Roncaglia in collaborazione con Amigdala) per il lancio del nuovo Dyson Airwrap: durante una sessione di hairstyling all’interno di un popup showroom a Milano, MorphCast è stato utilizzato per monitorare le reazioni emozionali delle clienti durante il loro makeover e catturarne il momento di massima soddisfazione attraverso un selfie, condivisibile sui social.
Parallelamente, un settore nel quale abbiamo riscontrato forte interesse è quello dell’eLearning. Attualmente stiamo collaborando con la Business School del Sole 24 Ore su due fronti: il primo è quello della migrazione dei corsi online lineari esistenti verso contenuti interattivi, in grado di offrire agli studenti un più coinvolgente processo di apprendimento; il secondo è l’attivazione di test a distanza attraverso il riconoscimento dello studente tramite la camera. Un ulteriore, interessante fronte è quello relativo al monitoraggio del livello di attenzione degli studenti durante webinar e lezioni live, che consentirà ai docenti di avere maggiore controllo sull’andamento della lezione e modulare la comunicazione sulla base di dati scientifici.

A chi si rivolge e come può essere implementato?
MorphCast si rivolge a brand, agenzie di marketing e comunicazione, società di formazione online e in generale a tutte quelle realtà e figure che si occupano di creare contenuti digitali. La nostra suite offre quattro strumenti potenti e semplici da utilizzare; MorphCast Cloud Studio, un’applicazione professionale che consente la creazione di video e contenuti adattivi e interattivi; MorphCast Player, il player HTML5 che riproduce i contenuti interattivi e adattivi creati con Studio direttamente nel browser (da desktop e da mobile), senza richiedere l’installazione di app o plug-in aggiuntivi; il nostro SDK, in grado di rilevare la presenza, il genere, l’età, la posizione della testa, le emozioni e moltissime altre caratteristiche dello spettatore di fronte alla camera; infine, la nostra Analytics Dashboard, che offre misurazioni altamente dettagliate, utilizzando esclusivamente dati anonimi, sulle caratteristiche e lo stato emotivo degli spettatori.

Quali sono i principali benefici di questa tecnologia?
In tre parole: engagement, targetizzazione, privacy. MorphCast garantisce un maggior livello di engagement rispetto ai formati media che abbiamo fino ad oggi utilizzato, grazie alla possibilità di targettizzare i contenuti in modo preciso sulle caratteristiche e la risposta emotiva dello spettatore. Al tempo stesso, rispetta la privacy degli utenti, perché non necessita di raccogliere e registrare alcun dato personale per customizzare messaggi e contenuti.

Cosa possono fare le aziende che vogliono capire meglio e vedere MorphCast in azione?
Sul nostro sito si possono trovare vari esempi creati con il nostro SDK e con MorphCast Cloud Studio, ma le possibilità creative di utilizzo di MorphCast sono potenzialmente infinite! Chi fosse interessato ad esplorarle, può mettersi in contatto con noi per fissare un incontro di approfondimento.