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Meta e Ipsos alla ricerca di dati: il successo dei social tra le PMI

social meta

I social network stanno entrando sempre di più nel mondo delle Piccole e Medie Imprese, soprattutto dopo che la pandemia ha costretto alla chiusura dei negozi fisici.
Visto il crescente utilizzo Meta ha assegnato a Ipsos una ricerca quantitativa globale su 43 Paesi.

La ricerca

L’iniziativa si inserisce nella campagna di Meta a favore dello shopping locale e prende in considerazione gli strumenti maggiormente utilizzati dalle PMI, come vengono declinati e quali risultati hanno portato.
I dati parlano del 22% delle PMI che hanno cambiato il modello di business dopo la pandemia e il 66% dichiara che l’attività è redditizia grazie alle piattaforme marcate Meta.
L’analisi ha preso in considerazione:

La ricerca è stata condotta su persone over 18 che hanno un ruolo di gestione nelle PMI.

I risultati

Nell’area Europe Middle-Est, Africa una parte degli Paesi è in forte crescita mentre in altri si parla a malapena di sopravvivenza. L’Italia è in questo secondo gruppo con il 45% di aziende che sopravvivono ma il 19% di queste sta facendo fatica e l’8% non ha superato le chiusure dovute alla pandemia. Molti hanno, per questo motivo, spostato online le loro attività ma solo il 22% ha cambiato modello di business. Grazie allo spostamento online sono stata circa il 60% delle attività, che altrimenti avrebbero fatto fatica a superare le chiusure, garantendo anche un adeguato modello di business.
Grazie alle app Meta, indispensabili per il 59% delle imprese italiane, molte aziende sono economicamente più forti e hanno consentito l’accesso di nuovi clienti. Inoltre, hanno spostato le vendite anche all’estero per il 21% delle imprese creando posti di lavoro in più per le comunità locali.
I risultati si sono visti anche nel modo di rapportarsi con la community: grazie alla messaggistica è possibile comunicare in modo personalizzato con il cliente.
Per quanto riguarda l’aspetto ambientale, molte delle PMI si ritengono ben disposte a cambiare l’approccio produttivo a favore dell’ambiente, un fattore a cuore per molti clienti.
In italia i giovani fondatori sono tra i 26 e i 34 anni e solo il 39% sta avendo imprese prosperose, il 21% sta facendo fatica a sopravvivere e il 36% sopravvive.
Nonostante questi dati si può parlare di una maggior consapevolezza del potenziale dei social, in particolare di Meta, che stanno diventando un mezzo alla portata di tutti che garantisce successo.

Silvia Biondelli
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