Da SDA Bocconi e Dell EMC arriva il “Manifesto della Cloud Enterprise”

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Quello della Cloud Enterprise è destinato a diventare il modello di business più diffuso, nella prossima fase della trasformazione digitale. Il "Manifesto della Cloud Enterprise" di SDA Bocconi e Dell EMC traccia le linee-guida per le aziende che intendono collocare in modo rilevante nella "nuvola" interi componenti di business, processi e applicazioni aziendali, operativi e analitici.

Un insieme di linee-guida strategiche e di suggerimenti operativi, rivolto alle aziende che virano verso una configurazione preminentemente basata su componenti di business e asset aziendali in modalità cloud, il “Manifesto della Cloud Enterprise” recentemente stilato da SDA Bocconi e Dell EMC.

In questa fase dell’era digitale e in uno scenario in cui diversi elementi come persone, cose (IoT) e dati aziendali sono connessi tra loro, il cloud computing rappresenta l’ambiente che ne abilita il dialogo. Secondo i recenti dati Anitec-Assinform, nel triennio 2017-2020 il mercato dei servizi cloud in Italia registrerà un tasso di crescita medio annuo di oltre il 20%.

Il “Manifesto della Cloud Enterprise” si propone di delineare il profilo e le caratteristiche generali di una classica azienda che vuole “vivere in cloud”, descrivendone modus operandi e dinamiche alla luce di questo nuovo approccio organizzativo.

le prerogative fondamentali in 7 punti

  1. La Cloud Enterprise è un’impresa che ha compreso e avviato un percorso di trasformazione digitale, con la forte convinzione che il cambiamento indotto dalla tecnologia vada affrontato in modo continuo, incrementale e non dirompente.
  2. La Cloud Enterprise è quell’impresa predisposta ad esternalizzare, a collocare in modo rilevante sulla “nuvola”, componenti di business interi o processi e applicazioni aziendali, operativi e analitici – ma anche risorse e competenze specializzate – ed è orientata a gestire questi componenti a livello integrato.
  3. La Cloud Enterprise abbandona il concetto di proprietà e di possesso di asset anche rilevanti per l’impresa, per passare a una prospettiva di “servizio”, di utilizzo a consumo dell’asset (sia esso un server, un’applicazione software, una piattaforma di sviluppo o un intero processo aziendale acquisito all’esterno).
  4. La Cloud Enterprise ha l’obiettivo di trasformare costi di investimento in costi di esercizio (canoni di servizio), di ridurre i valori patrimoniali, al fine di valorizzare l’innovazione IT, con modalità nuove più collegate ai risultati aziendali.
  5. La Cloud Enterprise è un’impresa più orientata all’integrazione con l’esterno e partecipa più facilmente agli “ecosistemi di business”, che integrano il B2B con il B2C, perché il digitale ha bisogno di dialogo e di interscambio tra i vari attori.
  6. La Cloud Enterprise è disponibile a riconfigurare il proprio sistema informativo aziendale e la propria funzione IT su attività nuove, a maggior valore aggiunto per l’attività caratteristica dell’azienda.
  7. La Cloud Enterprise fa leva sulla funzione IT, che deve sempre più adottare nuove pratiche di lavoro (di governance, di conduzione dei progetti o di erogazione mediata dei servizi), dotarsi di nuove competenze e assumere modelli organizzativi innovativi.

Seppure il cloud computing possa definirsi una tecnologia ormai consolidata da diversi anni, la Cloud Enterprise rappresenta una ‘filosofia’ aziendale che sta facendo il suo esordio all’interno dell’attuale processo di trasformazione digitale delle imprese”, dichiara Marco Fanizzi, VP & GM Enterprise Sales di Dell EMC Italia. “Essendo ancora agli albori, non ci sono ancora dati definitivi e completi sui vantaggi di un tale approccio operativo. Tuttavia, è innegabile che la Cloud Enterprise porti con sé opportunità significative legate a un modo di fare impresa, contribuendo a sviluppare un modello gestionale contraddistinto da maggiore velocità e agilità, più flessibile e scalabile, e sicuramente più reattivo ai cambiamenti di mercato”.

Il percorso verso una configurazione di impresa maggiormente basata su componenti di business e asset aziendali a servizio in cloud è senza dubbio avviato e pensiamo sia destinato a svilupparsi in modo robusto nel corso dei prossimi anni”, commenta Paolo Pasini della SDA Bocconi School of Management. “Tuttavia, non mancano le incognite, soprattutto per quanto riguarda elementi come cultura manageriale, competenze IT e capacità delle aziende di adottare soluzioni applicative e di processo standard o semplicemente parametrizzabili. Un’impresa che si rimodella, acquisendo componenti di business da vari cloud provider con DNA molto diversi richiede un forte cambiamento culturale da parte del management aziendale e della direzione IT, ma anche una forte attenzione al change-management che è necessario per supportare questo nuovo modello organizzativo e operativo d’impresa”.