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Assunto durante il lockdown oggi sviluppa tecnologie per lo smart working

Smart working

Un contratto di lavoro firmato a metà marzo, in pieno lockdown e con centinaia di imprese chiuse e in difficoltà, e l’incarico di lavorare a un progetto legato allo smart working. Grazie a un’azienda che per crescere punta sull’innovazione e su talenti in grado di adattarsi a improvvisi cambiamenti di scenario, come è stato appunto quello causato dalla pandemia di Covid-19.

È quello che è accaduto ad Andrea Bellanti, 28 anni, web designer romano che, dal 2018, lavorava a Milano. All’inizio dell’anno la sua (ormai ex) azienda gli consiglia di “iniziare a guardarsi intorno”, e tra diversi colloqui – tutti su Skype – ne sostiene uno con LiveBox, IT company che ha sede proprio nella sua città di origine.

“Quando è stato dichiarato il lockdown nazionale ero a Roma per caso, appena arrivato da Milano, e avevo già avuto diversi contatti e colloqui con LiveBox” – spiega Andrea – “Era un periodo difficile e incerto per tutti, ma il loro approccio è stato molto positivo per me, che ho firmato il mio contratto a metà marzo, in piena chiusura totale“.

Come tutti, Andrea inizia subito a lavorare da casa, impegnato proprio su un progetto legato allo smart working: vDesk, una piattaforma che è una vera e propria scrivania digitale, completamente in italiano e con focus sulla sicurezza grazie all’utilizzo della crittografia militare per proteggere comunicazioni e dati.

“Credo che lo smart working sia davvero il futuro del lavoro, e per fortuna ci sono aziende come LiveBox che la pensano come me” continua Andrea- “Lavorare per obiettivi, senza legarsi a un luogo fisico, riduce gli spostamenti e permette di gestire il proprio tempo in autonomia: così, si lavora con più energia e serenità. Perché funzioni, la fiducia dell’azienda nei confronti dei dipendenti è fondamentale, e anche in questo LiveBox è all’avanguardia rispetto a molte altre realtà”.

L’INNOVAZIONE CHE FA CRESCERE E CREA OCCUPAZIONE- Grazie a una forte capacità di adattamento, LiveBox è riuscita anche a sostenere i propri dipendenti, quando lo scorso marzo si è trovata nella situazione comune a tantissime pmi in tutta Italia: chiudere gli uffici, far lavorare i dipendenti da casa, dove possibile, e cercare di limitare l’impatto di rallentamenti e diminuzione del lavoro.

Dipendenti che non hanno fatto un solo giorno di cassa integrazione, continuando a lavorare da casa e a seguire i progetti su cui era impegnata l’azienda e di cui vDesk è solo un esempio.

“Innovare non significa solo realizzare nuove soluzioni tecnologiche perché richieste dal mercato. Significa anche essere flessibili e resilienti con l’obiettivo di adattarsi con efficienza a cambi di scenario spesso improvvisi e rivoluzionari, come è stato il lockdown causato dalla pandemia” spiega Raffaele Amoroso, Owner LiveBox Srl– “Soprattutto, significa cambiare paradigma tutelando tutti, a partire dalle risorse interne: per noi è stato naturale passare subito allo smart working e andare in continuità con le nostre attività. Abbiamo anche investito su nuove professionalità e sulla loro formazione attraverso il coinvolgimento delle risorse senior, senza ricorrere alla cassa integrazione. Siamo assolutamente convinti che un’azienda riesca ad essere competitiva sul mercato del lavoro e a crescere anche investendo su giovani e nuove risorse”

LiveBox- Company profile

Nata nel 2013, LiveBox è una IT company che negli anni si è specializzata nello sviluppo di soluzioni enterprise a supporto delle aziende pubbliche e private impegnate in un percorso di digital transformation.

L’obiettivo è quello di digitalizzare i tradizionali strumenti di lavoro per accompagnare le aziende nell’evoluzione della propria modalità di lavoro, con un conseguente aumento della produttività e dell’engagement aziendale. Un cambiamento che, attraverso i sistemi LiveBox, avviene in piena sicurezza, per soluzioni che vanno dalla scrivania digitale per lo smart working alla piattaforma per la virtualizzazione delle visite mediche.

LiveBox ha all’attivo un team di di oltre 40 dipendenti, che fanno capo all’headquarter di Roma, e un fatturato in continua crescita (oltre 4,5 milioni nel 2020 che puntano a diventare 7 il prossimo anno).

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