Edilizia responsabile del 39% di CO2: serve una nuova sharing economy
Crown Worldwide lancia un'idea di sharing economy per ridurre l'inquinamento provocato dall'edilizia: magazzini e depositi condivisi, per tagliare costi, ma anche l’inquinamento ambientale e le emissioni
Sommario
Quando si parla di inquinamento urbano, il primo pensiero va alle automobili. In realtà, uno studio condotto dalla Global Alliance for Building and Construction ha dimostrato che, a livello mondiale, l’edilizia è responsabile per il 39% delle emissioni di CO2, per il 36% del consumo di energia elettrica, per il 50% della richiesta di estrazione di materie prime e, infine, per 1/3 del consumo di acqua potabile.
In un momento in cui ridurre la nostra impronta ambientale diventa sempre più importante, dal gruppo internazionale Crown Worldwide arriva una nuova interessante idea di sharing economy per l’ottimizzazione degli spazi.
Ottimizzazione degli spazi: la soluzione di Crown Worldwide
In questo contesto, Crown Worldwide propone un’interessante idea di sharing economy: la condivisione di magazzini e depositi come soluzione per ridurre la carbon footprint. Il gruppo offre magazzini di 5.600 metri quadrati, dotati di sistemi di allarme e telecamere di sicurezza, nonché di strutture ad alta sicurezza con controllo della temperatura. Attualmente, queste strutture ospitano oltre 365.000 scatole, 10 milioni di documenti e 1.000 metri cubi di beni vari.
All’interno dei depositi di Crown Worldwide, diverse tipologie di merce, come documenti, mobili, opere d’arte e merci di alta moda, possono trovare la giusta sistemazione, ottimizzando lo spazio disponibile. Questa possibilità di condivisione evita la necessità che ogni azienda abbia il proprio magazzino, riducendo i costi economici e ambientali associati allo spazio inutilizzato.
La sharing economy per il rispetto dell’ambiente
Crown Worldwide è presente in Italia con 6 brand brand specializzati in diversi settori della logistica, Relocation, Workspace, World Mobility, Logistics, Records Management e Fine Art, Crown Worldwide appoggia da sempre la filosofia della sharing economy, credendo fermamente nell’importanza di fare business in maniera sostenibile, abbattendo i costi per tutti, ridefinendo lo spazio di lavoro e i costi ad esso associati.
Il gruppo ha ottenuto le certificazioni ISO 9001 per la qualità, ISO 14001 per l’ambiente e sta lavorando per ottenere la certificazione ISO 27001 sulla sicurezza dei dati.
Francisco Schenone, European Operations Director e Country Manager Italia di Crown Worldwide, commenta che:
La condivisione del magazzino e del deposito con altre società o altri enti ha un enorme vantaggio per le aziende, ma anche per l’ambiente […] generando un risparmio notevole in termini economici, di sfruttamento ed utilizzo di materie prime e di carbon footprint.
- Dal punto di vista aziendale, si riducono i costi di gestione e non ci si limita nella ricerca di sedi con grandi spazi di archiviazione, consentendo di scegliere la sede in base ad altre necessità.
- Dal punto di vista ambientale, l’utilizzo di un unico magazzino ha un impatto minore in termini di consumo energetico ed emissioni rispetto a molteplici depositi.
Inoltre, utilizzare strutture già esistenti e metterle a disposizione di più persone evita la costruzione di nuove strutture, generando risparmi economici e riducendo l’utilizzo di materie prime e la carbon footprint.
Un’alternativa sostenibile per ridurre l’inquinamento nell’edilizia
Crown Worldwide propone, dunque, un’alternativa sostenibile per il settore dell’edilizia, promuovendo la condivisione dei magazzini come soluzione per ridurre l’inquinamento e ottimizzare l’utilizzo degli spazi.
Per approfondire il tema dell’impatto ambientale si consiglia la lettura di In Italia solo 1 azienda su 20 misura il proprio impatto ambientale su Condivideo.Live